Il 24 novembre 1990 un centinaio di comunicatori pubblici si riuniscono a Roma e danno vita all’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale, più brevemente chiamata “Associazione Comunicazione Pubblica”.
L’Associazione, dopo una prima fase di avvio, decide di affrontare le questioni legate alla cultura della comunicazione pubblica, alla formazione e alla professione.
Allo stesso tempo si fa strada l’idea che senza innovazione, modernizzazione e cambiamento non può esistere una efficace comunicazione pubblica.
Questo significa mutare profondamente la natura dell'Associazione che da sede significativa ma ristretta di dibattito e confronto, va caratterizzandosi come interlocutrice fondamentale del Governo, di numerose Amministrazioni Pubbliche, dell’Università e dell’intera società capace di individuare e definire le caratteristiche di una comunicazione pubblica che si fa, giorno dopo giorno, disciplina.
L’Associazione diventa una delle componenti decisive per l’approvazione della Legge150 del 2000 che, per la prima volta nel nostro Paese e in Europa, definisce attività e professioni nel settore dell’informazione e della comunicazione nelle Pubbliche Amministrazioni.
Nel contempo l’Associazione definisce e approva il codice deontologico e di buona condotta e i profili professionali dei comunicatori pubblici. Approvata anche la "Carta di bologna", documenti questi fondamentali per arrivare alla conferma dei nuovi compiti e delle nuove funzioni.
Un percorso che dura da trentatre anni confermandola attore protagonista del sistema della comunicazione di pubblico servizio.